[1 maggio 2024] Il segretario generale bruno mariani: “questa è diventata una giornata di lutto. Con l’impegno di tutti facciamo torni festa”

“Siamo nuovamente a commemorare il giorno dedicato al lavoro. Non possiamo certamente chiamarla festa.

Dobbiamo, tutti, raccoglierci in silenzio per ricordare i 1.041 morti nel 2023, i 585 mila lavoratori che hanno denunciato infortuni sul lavoro.

Per l’anno corrente al 28 aprile abbiamo un numero impressionante di decessi, 354. Gli infortuni hanno registrato un più 7,2 per cento.

Dobbiamo ragionare e valutare bene le motivazioni e le cause che sono alla base di questa mattanza. Sicuramente ai primi posti vi è mancata formazione del lavoratore che non viene informato adeguatamente dei rischi . Altra causa è il mancato utilizzo dei d.p.i. , o addirittura non forniti dal datoriale. Carenza di sistemi di prevenzione e protezione se non manomissione di macchinari per aumentare i ritmi lavorativi.

La Fesica ritiene che i sistemi di controllo da parte dei preposti e dei Rls in molti casi sia carente e non effettivamente utile alla sicurezza.

Nella nostra contrattazione inseriamo comunque l’obbligo da parte dell’ azienda di attivare un responsabile della sicurezza territoriale che non sia dipendente dell’azienda stessa e pertanto non influenzabile.

Chiediamo da anni un forte aumento degli ispettori per poter raggiungere e controllare un numero maggiore di aziende e contrastare in modo più fattivo le criticità e il lavoro nero. l’annuncio del ministro del lavoro calderone che ha dichiarato che gli ispettori aumenteranno del 40% e’ sicuramente un importante segnale, ma rappresenta solo un piccolo numero rispetto alle aziende italiane.

Chiediamo che la sicurezza sul lavoro venga inserita come materia di studio nelle scuole in modo di aumentare la consapevolezza dei rischi legati al mondo del lavoro.

Questo non è un giorno di festa da celebrare con canzonette e balli. Questa è diventata una giornata di lutto. Con l’impegno di tutti facciamo torni festa”.

BRUNO MARIANI